COPPA DEL CENTENARIO – DOMENICA SERA L’ULTIMO ATTO

Il countdown è ormai arrivato a termine e domani sera alle 21, a Civitanova Marche, troverà la sua conclusione. È l’ultimo atto della Coppa del Centenario, un match che designerà chi, tra Titans e Porto Sant’Elpidio, potrà festeggiare e alzare al cielo il trofeo. Referto rosa per Macina e compagni nel match d’andata, ma ci sono altri 40 minuti e servirà una prestazione di pari intensità e determinazione per spuntarla di nuovo.

 

Coach Porcarelli, le sensazioni a freddo sono le stesse di domenica scorsa?

“A caldo, finita la partita, eravamo un po’ tutti amareggiati perché farsi recuperare un vantaggio di nove punti a così poco dalla fine, in un incontro andata-ritorno, può far male. Poi però, a freddo, la valutazione è quella di una vittoria importantissima per diversi motivi. Non abbiamo mai perso in casa, abbiamo battuto la squadra favorita e ci prepariamo per la prossima. È chiaro, un punto è come se fosse niente, ma ci teniamo strettissima questa vittoria. Ci siamo passati bene la palla nei 40 minuti e i ragazzi son stati bravi a limitare le perse, la squadra sta migliorando anche adesso che stiamo giocando tra fine giugno e inizio luglio. Sono orgoglioso dei ragazzi”

 

Può cambiare qualcosa a livello tattico tra le due squadre per il ritorno?

“Ci conosciamo, abbiamo giocato contro Porto Sant’Elpidio domenica scorsa e abbiamo visto le loro partite precedenti. Il quadro è quello di una squadra con un giocatore dominante e con un quintetto in cui tutti gli altri, se sono in giornata, possono metterla dentro frequentemente. Noi non dobbiamo smettere di credere in ciò che stiamo facendo e andremo là consci delle loro qualità e delle nostre forze”

 

Quanto conterà la parte emotiva in questi ultimi 40 minuti?

“Mi aspetto un ambiente caldo, Porto Sant’Elpidio ha tanti tifosi e sarà una bella partita anche da questo punto di vista. Il concetto non cambia, si scontrano le due squadre che hanno dimostrato di essere le più forti. Può succedere di tutto. Ce la possiamo giocare con le nostre armi”